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Come scegliere il casco da sci

Sono tutti uguali? Come faccio a sceglierlo? Eccovi qualche dritta.

Le prime volte che vedevamo sciatori in pista con il casco li additavamo come esaltati, o esagerati, pensando fosse un accessorio utile solo nelle gare di Coppa del Mondo. Il tempo ci ha dato torto.

Forse i primi caschi offerti dal mercato erano pesanti e scomodi, troppo caldi o troppo freddi, rumorosi, ma ora tutte queste scuse non ci sono più, in campo tecnologie e design si sono fatti passi da gigante e il casco da sci adatto alle nostre esigenze c’è, basta saperlo riconoscere.

DAL 1 NOVEMBRE 2011 IL CASCO È DIVENUTO OBBLIGATORIO PER GLI SCIATORI E SNOWBOARDISTI MINORI DI 18 ANNI  (REGIONE PIEMONTE L.R. N.2 DEL 26 GENNAIO 2009), PER TUTTI NELL’AREA SNOWPARK E NELLE PISTE RISERVATE AD ALLENAMENTO E GARE

Non è concesso comportarsi in modo arbitrario, le norme da seguire in questo contesto sono stabilite da un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 299 del 24 dicembre 2005 e successive modificazioni Regionali) che integra le regole di comportamento contenute nella legge n. 363/2003.

L’obbligo dell’uso del casco protettivo sulle piste da sci, a prescindere dall’età, riguarda anche gli atleti che prendano parte ad allenamenti di sci e snowboard agonistico (ad eccezione dell’allenatore) e coloro che pratichino evoluzioni acrobatiche con gli sci o lo snowboard all’interno degli snowparks (art. 2 comma 4).

La Scuola Italiana Sci pone attenzione a questo argomento, infatti, è premura del maestro/a assicurarsi che i bambini che ha con sé siano sempre muniti di apposito casco.

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche e di omologazione AMSI sottolinea la conformità alla normativa unica UNI EN 1077 CE (decreto del Ministero della Salute del 2 marzo 2006).

Esistono due tipologie di caschi da sci per bambini: quelli di Classe A a calotta intera che coprono una porzione più ampia del cranio, compresa la zona delle orecchie, e sono pensati per chi scia in modo agonistico; e i caschi di Classe B che non coprono la zona delle orecchie, sono più leggeri e pratici da indossare e sono indicati a chi pratica sci e snowboard in modo meno impegnativo.

Da diverse stagioni l’AMSI utilizza per le sue campagne promozionali solo immagini in cui maestri e maestre indossano il casco. Il consiglio per gli adulti è, infatti, quello di portare anch’essi la protezione per la testa, diventata sempre più confortevole, leggera e hi-tech.

La motivazione, per gli adulti, ad utilizzare questo accessorio e legata unicamente al buonsenso. Se pensiamo però alla velocità con cui si scende ormai sulle piste, alla variabilità del terreno su cui si scia (pendenza, consistenza della neve, irregolarità del piano) e alla quantità di persone che si muovono attorno a noi in ogni discesa, possiamo ben immaginare che una caduta o una collisione con un ostacolo non è poi un’eventualità tanto remota.

Un conto però è urtare una gamba o un braccio, come avviene per fortuna nella maggior parte dei casi, un conto al contrario è battere la testa, in questo caso anche un semplice trauma cranico sarà facile da riportare.

Non solo. Specie nei primi mesi dell’inverno, quando tendenzialmente è più freddo, il casco è una valida alternativa al berretto di lana. E in caso di caduta…

 

COME SCEGLIERE IL CASCO DA SCI

Indispensabile oppure obbligatorio per i corsi di sci per bambini, la scelta di un buon casco da sci è essenziale al momento dell’acquisto dell’attrezzatura.

Le Certificazioni

Ok, ora ci siamo convinti che il casco da sci è un accessorio molto utile, ma come lo scegliamo? Ce ne sono centinaia sul mercato!

Abbiamo detto che il Decreto ministeriale ammette la sola certificazione UNI EN 1077 CE per l’uso in pista, quindi in primis dovremo verificare che stiamo acquistando un casco certificato.

Per chi ad esempio, pratica lo scialpinismo, esistono oggi anche caschi con una doppia certificazione: UNI EN 1077 CE e EN12492, quest’ultima è quella adottata dai caschi da alpinismo (che a volte sono omologati anche UIAA106 “norma ancora più restrittiva”).

Caschi da scialpinismo con doppia omologazione sono obbligatori per partecipare a gare di Coppa del Mondo o Mondiali della specialità.

Esistono poi altre certificazioni, che possono apparire sulle etichette dei caschi da sci. Ad esempio la certificazione ASTM  F2040 (American Society for Testing Materials, uno dei maggiori contributori tecnici dell’ISO “altro ente di certificazione”) che riguarda sempre l’uso in pista o ancora la certificazione EN1078 che ne certifica l’uso per Skateboard, Ciclismo e Rollerskate.

Il vantaggio di un casco con più certificazioni è che lo si può usare per fare più attività, sapendo che si è sempre ben protetti.

Chiedete consiglio al vostro negoziante di fiducia, ai maestri della scuola di sci Bardonecchia Bfoxes   oppure affidatevi alle strutture convenzionate per noleggiare la vostra attrezzatura. La scelta sarà fatta in funzione di 4 criteri:

  • la misura,
  • l’aerazione,
  • la leggerezza
  • la visiera.

LA TAGLIA

Per conoscere la misura del tuo casco, misura con un metro il tuo giro testa, passando sopra alle orecchie, davanti alle sopracciglia e sulla parte più larga del cranio (sull’occipite). L’obiettivo è misurarne la circonferenza. Suggerimento se non hai un metro da sarto, prendi la misura del giro testa con un laccio o un nastro poi controlla la tua misurazione aiutandoti con un righello.

 

L’AERAZIONE

Ci sono differenti livelli di aerazione per aerare e disperdere il sudore, posso essere così riassunti:

TRA 2 E 8 FORI DI AERAZIONE                  buona aerazione

PIÙ DI 8 FORI DI AERAZIONE                    aerazione ottimale

AERAZIONE ATTIVA                      possibilità di chiudere manualmente i fori di aerazione

AERAZIONE PASSIVA                    senza possibilità di modificare l’aerazione

 

LA LEGGEREZZA

I caschi sono sempre più leggeri per dimenticarlo, una volta indossato.

DA 360Gr A 450Gr IN TAGLIA L ADULTO              molto leggeri

DA 450Gr A 520Gr IN TAGLIA L ADULTO              leggeri

OLTRE I 520Gr IN TAGLIA L ADULTO                     peso normale

 

LA VISIERA

CON LA VISIERA

Alcuni caschi hanno una visiera che sostituisce la maschera da sci. Se porti occhiali da vista raccomandiamo questo modello che garantirà un maggior comfort.

SENZA VISIERA

Se scegli un casco senza visiera, consigliamo una maschera da sci, che vestirà meglio con il casco, rispetto a semplici occhiali da sole.

 

CARATTERISTICHE DEI CASCHI DA SCI

La misura

I caschi vengono categorizzati per Uomo, Donna e Bambino e per ogni tipologia esiste una gamma di taglie (XS, S, M, L, XL), che per ogni azienda corrisponde a un diverso un range di misure (cm, inch), misure che vengono misurate per circonferenza passante fra la fronte e la nuca.

I materiali e le tecnologie costruttive

È bene sapere che i caschi non sono costruiti tutti allo stesso modo e con lo stesso materiale.

I materiali utilizzati per costruire i caschi da sci sono principalmente l’EPS (Polistirene), il Policarbonato e l’ABS. A volte un paio di questi materiali vengono combinati un un’unica costruzione definita Ibrida.

Tra le costruzioni più diffuse, dunque, troviamo la costruzione In-Mold, realizzata tramite la fusione di una calotta esterna in Policarbonato (di solito) ad una interna in EPS. I vantaggi principali di questa tecnologia sono la grande leggerezza e la protezione anche da impatti laterali, mentre lo svantaggio principale è legato al prezzo, maggiore rispetto ai caschi realizzati ad iniezione.

La costruzione Ibrida, come si diceva, abbina le tecniche In-Mold e Hard Shell, laddove quest’ultima costruzione consiste in uno strato interno in EPS ricoperto da un guscio in ABS. I caschi di quest’ultimo tipo risultano particolarmente robusti e resistenti nel tempo.

Caratteristiche accessorie

Certo oltre alla sicurezza un casco deve essere anche comodo e agevole da regolare. Per questo motivo ormai quasi tutti i caschi hanno una personalizzazione della vestibilità regolabile tramite un cricchetto posto nella zona della nuca. Il più celebre e funzionale sistema di questo tipo, l’originale, è il BOA. Questo cricchetto rotante agisce su cavetti plastici posti fra il casco e l’imbottitura che a loro volta stringono il casco nella circonferenza.

 

Altre caratteristiche legate al comfort riguardano le aperture e quindi i sistemi di ventilazione, per non surriscaldare la testa e mantenerla calda all’occorrenza, le fodere staccabili, per poter essere lavate, le protezioni per le orecchie removibili e in alcuni casi compatibili con i sistemi audio (di serie o after market). Sempre presente nella parte posteriore del casco da sci è il blocco della maschera, che può avere le sembianze di un elastico oppure di una clip in materiale plastico, la funzione è sempre quella di non far scivolare l’elastico della maschera.

 

ECCO IL TESTO DELLA LEGGE CHE PREVEDE L’OBBLIGO DI USARE IL CASCO PER I MINORI NELLA PRATICA DELLO SCI E DELLO SNOWBOARD:

Legge 24 dicembre 2003, n. 363

“Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo”

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 5 gennaio 2004

Capo III  – NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI DELLE AREE SCIABILI

Art. 8 (Obbligo di utilizzo del casco protettivo per i minori di anni quattordici)

Nell’esercizio della pratica dello sci alpino e dello snowboard è fatto obbligo ai soggetti di età inferiore ai quattordici anni di indossare un casco protettivo conforme alle caratteristiche di cui al comma 3.   >> obbligo esteso ai minori di diciotto anni  L. Reg. n.2/2009

Il responsabile della violazione delle disposizioni di cui al comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 30 euro a 150 euro.

Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro della salute, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il competente organo del CONI, stabilisce con proprio decreto le caratteristiche tecniche dei caschi protettivi di cui al comma 1, e determina le modalità di omologazione, gli accertamenti della conformità della produzione e i controlli opportuni.

Chiunque importa o produce per la commercializzazione caschi protettivi di tipo non conforme alle caratteristiche di cui al comma 3 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 5.000 euro a 100.000 euro.

Chiunque commercializza caschi protettivi di tipo non conforme alle caratteristiche di cui al comma 3 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 500 euro a 5.000 euro.

I caschi protettivi non conformi alle caratteristiche prescritte sono sottoposti a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria.

Le disposizioni  si applicano a decorrere dal 1º gennaio 2005.

Consiglio Regionale del Piemonte L. Reg. n.2 del 26 gennaio 2009

Capo V. NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI UTENTI DELLE PISTE DI SCI    Art. 32.
…. 7. Nell’esercizio della pratica dello sci di discesa e dello snowboard è fatto obbligo ai minori di diciotto anni di indossare un casco protettivo omologato. Tale disposizione si applica a decorrere dal 1° novembre 2011

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